Emma Passamonti Castuccio
In memoria del figlio Paolo Passamonti
«PITTURE IN VERSI DOLCI»
06.10.25 – 10.01.26
Emma Passamonti Castuccio
In memoria del figlio Paolo Passamonti
«PITTURE IN VERSI DOLCI»
06.10.25 – 10.01.26
Banca Raiffeisen Bellinzonese e Visagno
Via G. Jauch 1, 6500 Bellinzona – T. +41 91 826 16 76
Viale Moesa 1, 6517 Arbedo – T. +41 91 829 29 60
Lunedì – Venerdì
09:00-12:00 | 14:00-16:00
o su appuntamento
Ristorante Giardino
Via Orico 1, 6500 Bellinzona – T. +41 91 835 54 24
Lunedì – Sabato
10:00-14:30 | 18:30-23:00
Domenica
18:30-23:00
LʼArtista Emma Passamonti Castuccio , classe 1933, nativa di un piccolo borgo dellʼIrpinia, ma ticinese di adozione, è sempre stata sensibile al tema della malattia e della sofferenza, ciò che lʼha indotta a compiere un gesto di grande solidarietà a favore delle persone con una malattia genetica rara e dei loro cari, facendo dono allʼAssociazione Malattie Genetiche Rare Svizzera Italiana (MGR) con sede in Bellinzona di oltre 60 dei suoi dipinti.
Con questo suo dono tanto prezioso, quanto generoso, la signora Emma Passamonti Castuccio ha inteso sostenere in modo concreto lʼoperato della MGR: difatti tutte le opere, che riflettono la profondità e lʼumanità dellʼArtista, saranno messe in vendita e il ricavato consentirà alla MGR di continuare la propria attività nell’interesse delle persone colpite da malattie genetiche rare e dei loro familiari, in particolare offrendo loro, in loco e nel tempo, ascolto, consulenza in ambiti diversi e supporto, se necessario anche finanziario, in modo complementare all’intervento di enti pubblici e di enti privati attivi nel campo dell’aiuto sociale nonché in collaborazione con i medici e gli altri operatori del settore sanitario.
Ringrazio dunque di tutto cuore la signora Emma Passamonti Castuccio a nome della MGR, a titolo personale e soprattutto a nome di tutti coloro che soffrono di una di queste patologie, magari poco note, ma non per questo meno terribili.
Claudio Del Don
Presidente del Comitato direttivo dellʼAssociazione Malattie Genetiche Rare Svizzera Italiana (MGR)
La passione per il disegno, la pittura e la scrittura di componimenti poetici è nata con lei.
Frequentava infatti un asilo di una comunità religiosa di suore e lì, in un laboratorio creativo suor Cesira diede alla piccola Emma, all’età di sei anni, il compito di disegnare. Emma, vedendo gli affreschi bellissimi che adornavano le pareti del laboratorio, iniziò a copiarli. Da allora a “mani di fata”, così la chiamavano, facevano copiare disegni per riportarli sulla stoffa che le suore avrebbero ricamato. Iole, una ragazza che frequentava le suore, chiamava Emma “il piccolo genio”.
Quando, agli inizi degli anni Sessanta, arrivò qui in Ticino, lavorava in fabbrica ma si creò anche una clientela come sarta. Poi, nel tempo libero, quando i figli divennero grandi, iniziò a dipingere: aveva all’incirca quarant’anni di età. All’inizio non aveva grandi possibilità economiche per comprare le tele e le ricavava lei stessa dalla tela della Valtellina, che usava per il lavoro di sarta.
Inizialmente, dipingeva da autodidatta, tuttavia, la clientela esprimeva ammirazione per i suoi quadri ed Emma, incoraggiata dagli apprezzamenti che riceveva, si iscrisse a un corso per imparare la tecnica a quarantatré anni circa. Ha iniziato con la tecnica ad olio per poi passare all’acrilico e al carboncino.
Per i suoi soggetti si ispira sia a ciò che vede sia ai racconti che sente dalle persone che incontra nel suo cammino. Ama la natura, soggetto che predilige, gli animali e il volto delle persone.
L’idea di questa mostra nasce da una promessa al figlio Paolo, che sempre la spronava e che espresse il desiderio di esporre i quadri di Emma per poi devolvere il ricavato in beneficenza a un’associazione. Questa mostra è in sua memoria.
…» nel tempo libero ha coltivato la sua passione che amava da sempre. Artista eclettica, ricca di intelligenza, che si destreggia in maniera ineffabile nel verso e nella pittura, riscuotendo i giusti successi che la sua arte merita. Si potrebbe affermare che dove non arriva il verso a dare luminosità all’arte arriva il pennello in una simbiosi che proietta in una sfera decisamente di alto rilievo, nell’interscambio che reca beneficio all’artista e all’arte e al lettore.
Della sua pittura si è detto: magistralmente interpretata, le pitture sono versi dolci e gentili che sprizzano colori tenui e delicati, le poesie sono pennellate amorevolmente definite che accarezzano l’anima ed emanano il profumo della dolcezza e dell’amore. E quando l’artista si abbandona ai ricordi, la sua anima non diventa melanconica, ma presente ed attuale.
Così, capolavori in pittura e nei versi, danno grandezza alla sua autrice, che si inserisce giustamente ai vertici dell’arte.»